Alopecia androgenetica femminile, quali sono i trattamenti e le soluzioni più efficaci per combattere la caduta dei capelli nelle donne?
L’alopecia femminile, come quella maschile è una perdita di capelli in alcune aree della testa, oppure con una ampia diffusione su tutto il cranio, è purtroppo un fenomeno che colpisce ampie fascia di popolazione.
Il problema della perdita di capelli è diffuso in circa l’80% degli uomini e nel 50% delle donne (puoi leggere la ricerca scientifica cliccando qui), numeri assolutamente giganteschi che meritano una riflessione e soprattutto la comprensione alla base di questo problema.
In questo articolo andremo dapprima a capirne le cause e poi ad analizzare tutti le possibili soluzioni per combattere la caduta dei capelli nelle donne.
- Quali sono le cause dell’alopecia nella donna?
- Come riconoscere l’alopecia femminile?
- Quali test effettuare per capire se si è affetti da Alopecia?
- Quali sono i sintomi dell’alopecia?
- Alopecia in menopausa
- Alopecia in gravidanza
- Quali soluzioni esistono per combattere l’alopecia nelle donne?
- Il minoxidil come cura per la calvizie femminile?
- Patch cutanee per donne
- A chi rivolgersi in caso di alopecia?
Quali sono le cause dell’alopecia nella donna?
L’alopecia androgenetica, come ricorda il nome stesso è causato da uno squilibrio ormonale, non un eccesso di produzione ma un vero e proprio squilibrio che allunga sempre più la fase di riposo del capello a scapito della fase di crescita.
Purtroppo poco possiamo agire su una fase di equilibrio ormonale e le donne che sviluppano più ormoni androgeni, sembrano più incline e statisticamente propense au una perdita di capelli.
Non solo gli ormoni, ma anche i follicoli piliferi molto sensibili sono una delle concause delle calvizie; risulta ormai evidente da studi (trovi il link qui) che una progressiva miniaturizzazione dei follicoli piliferi, porta a una caduta dei capelli, sia in soggetti femminili che maschili.
Inoltre è dimostrato che donne con patologie quali irsutismo, ipertricosi, acne e seborrea hanno una maggiore possibilità di soffrire di alopecia nel corso della propria vita.
Come riconoscere l’alopecia femminile?
Non è facile riconoscere l’alopecia femminile, non basta contare i capelli caduti ogni giorno per capire se si soffra o meno di questa patologia. Bensì è necessario valutare anche la tipologia dei capelli caduti; spesso l’alopecia si manifesta in primis con un assottigliamento dei capelli e una fase catagen più prolungata.
Non sempre è facile quindi riconoscere se si è affetti da alopecia, oppure la perdita dei capelli sia solamente momentanea e legati a particolare periodi della vita femminile quali:
- Eccessivo stress
- Menopausa
- Gravidanza
Tutti argomenti che tratteremo in questa guida.
Quali test effettuare per capire se si è affetti da Alopecia?
Esistono molti test che le donne possono eseguire per capire l’entità del proprio problema e riconoscere l’alopecia da altre situazioni; ci sono test casalinghi alla portata di tutti e test invece da effettuare in istituti specializzati.
Test da svolgere a casa:
- Test dei 60 secondi
- Test di trazione
- Test di lavaggio
Test da svolgere in istituto specializzato:
- Dermatoscopia
- Analisi endodermica del capello
- Tricometria
A seconda dei risultati di questi test, saremo in grado di comprendere l’entità del problema e trovare la soluzione.
Pull test o test di trazione
è il più semplice dei test e si può effettuare in totale autonomia, per verificare lo stato di salute dei propri capelli. Si esegue applicando una modesta trazione a una ciocca di capelli; se il numero di capelli che rimangono tra le dita è superiore a 20, con probabilità si tratta di una alopecia.
Wash test o test di lavaggio
Un’altro test che è possibile effettuare in autonomia è il wash test. Consiste nel lavarsi i capelli a distanza di circa 2 giorni dall’ultimo shampoo e contare i capelli che sono caduti. Viene considerato un dato preoccupante quando possiamo contare 200 o più capelli caduti in seguito a questo test.
60 seconds hair count
Questo test, è il più recente e quello che in combinazione con gli altri permette di capire l’effettiva salute dei proprio capelli.
Consiste a capelli lavati da almeno 24 ore, nel passare un pettine per 60 secondi sui capelli; se i capelli rimasti nel pettine superano i 10 ci troviamo di fronte a un eventuale problema di alopecia.
Tricogramma
Attraverso l’analisi di alcune decine di capelli, si capiscono le percentuali nelle varie fasi di vita dello stesso per capire se la fase di crescita è maggiore della fase di regressione.
Quali sono i sintomi dell’alopecia?
L’alopecia in generale e nel caso specifico quella femminile si manifesta con una perdita graduale dei capelli.
Solitamente inizia con una fase di miniaturizzazione dei capelli fino al diradamento completo della zona.
Considerando che statistiche indicano l’alopecia presente in circa 80% dei soggetti maschili e 50% delle donne, non è sicuramente un fenomeno raro.
Esistono diversi tipi di alopecie, specialmente nella donna sono frequentemente legati a fenomeni ormonali (gravidanza e menopausa) oppure a forti e improvvisi stress
Alopecia in menopausa
Proprio a causa dei cambiamenti ormonali in questo particolare periodo della vita, circa il 40% delle donne lamentano una perdita eccessiva di capelli.
L’aumento degli ormoni androgeni (maschili) a discapito di quelli femminili (estrogeni) squilibra il delicato rapporto con conseguenze di capelli più deboli e sfibrati.
Anche i follicoli risentono di questa nuova situazione, diventando spesso più deboli e assopiti, allungando la fase catagen.
Alopecia in gravidanza
Esattamente come succede in menopausa anche durante la gravidanza il bilanciamento ormonale cambia, proprio per questo a volte si manifesta un principio di alopecia, che dovrebbe regredire una volta partorito.
Non solo durante la gravidanza, ma anche in fase di allattamento è possibile assistere al fenomeno dell’alopecia, anche in questo caso solitamente si risolve una volta conclusa la fase di allattamento.
Quali soluzioni esistono per combattere l’alopecia nelle donne?
Esistono diversi approcci come soluzione per combattere l’alopecia femminile: approcci terapeutici e approcci più soft.
Dal punto di vista terapeutico, spesso viene utilizzato il minoxidil o farmaci molto simili, farmaci che a seguito di una visita specialistica hanno chiaramente anche controindicazioni.
Altri approcci al problema di calvizie femminile sono possibili grazie alle patch cutanee specifiche per donne.
Il minoxidil come cura per la calvizie femminile?
Una terapia a base di minoxidil può risultare utile a combattere le calvizie, chiaramente essendo il minoxidl un farmaco è sempre consigliata la visita e successiva prescrizione di un medico.
Il minoxidil non fa altro che inibire la fase di caduta del capello, in questo modo l’utilizzatore si ritroverà momentaneamente nella maggior parte dei casi una chioma più folta.
Sfortunatamente una volta sospesa la terapia risulta chiaro che la fisiologia tornerà normale e ripristinerà la fase di caduta, con conseguente ritorno dell’alopecia dopo pochi mesi.
Abbiamo scritto una guida al minoxidil (che puoi trovare qui) dove spieghiamo nel dettaglio tutti i vantaggi e gli svantaggi di questo approccio in caso di calvizie.
Patch cutanee per donne
Una soluzione definitiva al problema di calvizie per le donne sono sicuramente le patch cutanee; sempre più donne hanno scelto una soluzione non chirurgica per risolvere definitivamente il problema di calvizie.
La patch cutanea è una sottilissima membrana sulla quale vengono applicati capelli (naturali o sintetici) che simula in maniera invisibile i capelli del portatore, non facendone percepire differenza rispetto ai capelli naturali.
Se vuoi approfondire tutti i dettagli delle patch cutanee per donna (leggi questo articolo) dove nello specifico spieghiamo i vantaggi di questa soluzione non chirurgica.
A chi rivolgersi in caso di alopecia?
Consigliamo sempre di rivolgersi a comprovati professionisti in caso di alopecia femminile, sia che essi siano medici sia che ci si rivolga a istituti di comprovata professionalità come “Folto”.
Sconsigliamo assolutamente un approccio “Fai da te” perché questo non risolverà il problema, ma spesso come in tenti casi che abbiamo toccato con mano tenderà ad aumentarlo.
Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo e non sostituiscono in nessun caso un parere medico.
Si raccomanda di chiedere il parere del medico in merito a qualsiasi indicazione riportata.