I primi sintomi
L’alopecia androgenetica è conseguenza dell’azione del DHT (diitrotestosterone), un ormone in grado di miniaturizzare i follicoli piliferi. Ciò comporta la crescita di capelli progressivamente più sottili, deboli e corti. Quando l’azione del DHT non è contrastata, i follicoli finiscono per non produrre più capelli, lasciando la cute glabra. I primi sintomi quindi non sono una caduta dei capelli, come si pensa erroneamente, ma il loro assottigliamento.
Ne consegue che il fenomeno passa facilmente inosservato per lungo tempo, almeno fino a che l’assottigliamento non è tale da esporre la cute. Negli uomini predisposti, l’alopecia androgenetica può manifestarsi a partire dai 20 anni circa, inizialmente come arretramento dell’attaccatura sulle tempie e sulla fronte.
Anche le donne possono soffrirne, anche se in genere il fenomeno prende piede più tardi (intorno ai 30 anni) e si manifesta più spesso con diradamento nella zona della scriminatura.
Come progredisce l’alopecia androgenetica
Quando elevate quantità di DHT attaccano i follicoli, essi producono capelli più sottili e meno pigmentati. Il loro fusto diventa via via più corto. Anche in mancanza di una perdita di capelli quantitativamente importante, la progressione dell’alopecia provoca un evidente “vuoto”, e la chioma non copre più abbondantemente il cuoio capelluto.
Negli uomini, il primo effetto evidente è quello della stempiatura. In seguito, il diradamento diventa evidente nella zona del vortex, lasciando infine il classico “ferro di cavallo” tipico della cosiddetta “chierica” . Non sempre l’alopecia androgenetica porta a calvizie completa.
Esistono infatti diverse gradazioni di gravità, così come la progressione può essere più o meno rapida in persone diverse. L’alopecia femminile tende ad avere una progressione più lenta, e più raramente porta alla una calvizie completa.
Quanto dura l’alopecia androgenetica
La velocità con cui l’alopecia androgenetica progredisce è estremamente variabile. Anche il risultato finale può essere più o meno grave, considerando una molteplicità di fattori e concause. Generalmente, nel caso dell’uomo, l’alopecia comincia ad agire intorno ai 20 anni.
Il picco della sua azione si ha fra i 30 e i 40 anni, periodo nel quale la mancata ricrescita dei capelli caduti è ormai evidente. In seguito, la situazione può assestarsi su un diradamento pronunciato, oppure proseguire sino alla calvizie vera e propria.
La predisposizione genetica è importante nell’alopecia, ma non è da considerarsi una condanna a priori. Per quanto riguarda le donne, i primi segnali si hanno intorno ai 30-40 anni. L’alopecia femminile può subire un rapido peggioramento in concomitanza della menopausa, o se associata a squilibri ormonali quali la sindrome dell’ovaio policistico. (leggi qui cosa fare in caso di alopecia femminile)
Riconoscere e combattere l’alopecia androgenetica
Spesso l’alopecia androgenetica viene confusa con altri tipi di alopecia. Alopecia da stress, areata, o calvizie dovuta ad altri fattori, possono dare risultati estetici molto simili, indistinguibili ad un occhio inesperto. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi ad esperti.
Un’accurato esame della cute e del capello è indispensabile per una diagnosi corretta. A sua volta, solo una procedura diagnostica rigorosa sarà in grado di fornire possibili soluzioni al problema, adeguate sia alle cause scatenanti che alle necessità del paziente.
Se si agisce tempestivamente, l’alopecia androgenetica può essere efficacemente combattuta. L’utilizzo di appositi farmaci, integratori, o la scelta di altre strategie, rappresentano un ampio ventaglio di possibilità per chi soffre di questo disturbo.
Soluzioni alla alopecia
Purtroppo come hai potuto leggere esistono ben poche soluzioni che possono con certezza risolvere il problema; proprio perchè parliamo di genetica, il problema dell’alopecia dipende per quasi la totalità da fattori intrinsechi che non possiamo modificare.
Risultati interessanti ma temporanei si possono ottenere attraverso il Minoxidil (leggi qui il nostro articolo sul funzionamento del minoxidil), ma come ti dicevo questi risultati sono assolutamente temporanei e scompaiono quando interrompi l’assunzione di questo farmaco.
Ben più interessanti sono le soluzioni con protesi capillari, sempre più persone affette da alopecia androgenetica si affidano all’utilizzo di patch cutanee che sono ad oggi l’unica soluzione sicura per risolvere questo problema.